Parrocchia Madonna Divina Provvidenza 

Parrocchia Santa Giovanna d'Arco

 

REGOLAMENTO

PER ELEZIONI DEL CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE


                                                                                                         Torino, maggio 2018

All’inizio del mio mandato a Santa Giovanna d’Arco nel settembre 2016, ho proposto di rinnovare il cpp esistente e di procedere fino alla scadenza del cpp della Divina (sett/ottobre 2018) quando sarebbe stata ipotizzabile l’elezione di un unico cpp per le due parrocchie. E così nell’autunno del 2017 a entrambi i cpp ho proposto di eleggere un cpp unitario, affidando ad un Comitato elettorale la redazione di un regolamento utile per le elezioni.

L’elezione di un unico  cpp può rappresentare una tappa importante verso l’unica parrocchia con le due chiese, nel contesto di una road map  che prevede molte occasioni per propiziare tale evento.

Altri due fattori sono da rilevare in premessa. La forte istanza di Sinodalità che proviene dall’Arcivescovo e da Papa Francesco, con l’enfasi sul discernimento come distintivo dei discepoli del Signore e della Chiesa tutta. Tale spinta alla Sinodalità trova nel processo di riassetto diocesano (è questo il secondo fattore) avviato da tempo, un cespite locale molto significativo, che comporta un riposizionamento dello stesso cpp.

Rispetto a queste tendenze il cpp parrocchiale dovrà individuare il proprio profilo di vocazione e di missione. Da segnalare due avvertenze: che “lavoriamo” perché il passaggio a una sola parrocchia sia compreso e vissuto come un acquisizione e non un problema, un po’ come quando arriva un fratellino in famiglia; e che ogni eletto non si senta animato dalla logica della rappresentanza delle parti ma dalla dinamica della comunione e missione della chiesa.

Mentre ringrazio vivamente i laici che hanno lavorato alla redazione del regolamento, lo approvo ad experimentum.

Ecco le date che propongo: entro il 30 giugno 2018 i gruppi indicano gli eleggibili. Il 16 settembre distribuiamo nelle sante messe la scheda per le primarie e il 30 settembre le elezioni. L’8 ottobre presentiamo nelle due parrocchie gli eletti.

 

 

 

 

 

REGOLAMENTO

Art. 1 - Natura

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale, nel seguito per brevità detto anche CPP, delle parrocchie Madonna della Divina Provvidenza e Santa Giovanna d’Arco, costituito dal parroco, in conformita` al Codice di Diritto Canonico e al Libro Sinodale, e` organismo di comunione e di corresponsabilita` nella missione ecclesiale  di entrambe le comunità parrocchiali.

Art. 2 - Fini

Il CPP ha i seguenti scopi:

a. consigliare il parroco ricercando, studiando e proponendo pratiche e conclusioni circa le opere pastorali che hanno attuazione nelle due parrocchie;

b. coordinare le varie espressioni parrocchiali della vita laicale;

c. occuparsi della condizione economico-finanziaria della parrocchia nelle linee generali e nel rispetto del Consiglio Parrocchiale per gli Affari Economici (CPAE), che dovra` presentare al CPP il bilancio;

d. intervenire su avvenimenti o situazioni che a livello locale interessano l’ambito sociale, e politico, al solo fine di rendere manifesta una lettura dei fatti alla luce della fede;

Articolo 3 - Tempistiche delle elezioni

La data delle elezioni dei membri elettivi laici è stabilita dalla Parroco (il Presidente del CPP) almeno 3 (tre) mesi prima della scadenza del quinquennio. Il Parroco comunica la scadenza del CPP alle assemblee almeno 6 (sei) mesi prima della scadenza e provvede a costituire la Commissione elettorale e stabilisce con il CPP uscente - per il 2018 stabilito con i due CPP uscenti - la data effettiva delle elezioni.

Articolo 4 - Composizione del consiglio

Il nuovo CPP è composto da un uguale numero di rappresentanti delle due assemblee eucaristiche indipendentemente dalle dimensioni e popolazioni dei due territori.

Articolo 5 - Articolazione del consiglio

Il CPP è composto da non più di 30 (trenta) consiglieri, per quanto possibile in numero più equamente distribuito tra uomini e donne, oltre al Presidente nella persona del Parroco pro-tempore.

Articolo 6 - Membro di diritto del consiglio

Si intendono partecipanti di diritto al CPP oltre al Parroco che lo presiede, tutti gli altri membri del clero assegnati al servizio pastorale delle due parrocchie, come ad esempio i Vice Parroci, il Diacono permanente, almeno un rappresentate delle Congregazioni Religiose presenti sul territorio.

Articolo 7 - Membri delle associazioni e dei gruppi parrocchiali rappresentati in consiglio

7.1 Si prevede che sia rappresentato mediante elezione almeno 1 (uno) membro consigliere per ogni Associazione o Gruppo Parrocchiale per ciascuna parrocchia.

7.2 Il Parroco inviterà, per ogni rinnovo del consiglio, i responsabili delle associazioni e dei gruppi a procedere alla nomina di almeno 2 (due) candidati per gruppo (primarie) da mettere nelle liste elettorali.

7.3 Allegato al presente regolamento si fornisce l’elenco delle associazione e dei gruppi facenti parte delle rispettive comunità eucaristiche Madonna della Divina Provvidenza e Santa Giovanna d’Arco per l’anno 2018.

7.4 L’elenco di cui al punto precedente potrà essere integrato dal Parroco prima del rinnovo del consiglio del 2023.

Articolo 8 - Membri eletti dalle assemblee

La composizione del CCP sarà completata, tenuto conto di tutti i membri di diritto e degli eletti dalle associazioni e gruppi parrocchiali, tramite l’elezione di ulteriori candidati delle assemblee eucaristiche che abbiamo espresso la volontà personale di partecipare al CPP, depositando la loro candidatura per iscritto presso gli uffici parrocchiali, almeno 3 (tre) settimane prima della data delle elezioni e che soddisfino i requisiti generali di vita cristiana, e come meglio specificato al successivo art.14.

Articolo 9 - Membri eletti dal parroco pro tempore

Il Parroco  ha la titolarità di nominare fino ad un massimo di 5 (cinque) consiglieri, individuandoli anche al di fuori dei consiglieri non eletti, a sua discrezione sempre per completare il CPP, affinché lo stesso rispecchi il più fedelmente possibile l’articolazione delle Comunità,  oltre ad arricchire con specifiche competenze o sensibilità il nuovo consiglio.

Articolo 10 - Data Elezioni

10.1 Il Parroco indicherà alle Comunità Eucaristiche:

A.   La data nella quale saranno resi pubblici i nomi degli eleggibili, candidati spontanei e proposti dai gruppi e associazioni,

B.   La data delle elezioni del Consiglio Pastorale Parrocchiale almeno 3 (tre) mesi  prima dell’avveramento;

 

10.2 Le informazioni di cui sopra saranno date tramite :

A.   Avvisi al termine delle Sante Messe;

B.   Specifiche riunioni con i gruppi e le associazioni parrocchiali;

C.   Volantinaggio;

D.   Pubblicazioni attraverso i canali comunicativi ritenuti idonei e attivi durante tutto il periodo delle elezioni (social network);

Articolo 11 - Elezione dei membri

11.1 Il giorno delle elezioni, di norma una domenica, così come nei sabati e domeniche precedenti sarà consegnata ai fedeli al termine delle S. Messe, un volantino contenente l’elenco con i nominativi dei candidati eleggibili nelle singole parrocchie.

11.2 Nel volantino saranno indicati i nomi e cognomi degli eleggibili, già pubblicati sulle bacheche di entrambe le parrocchie (sulle bacheca sarà pubblicato nome e cognome e foto).

11.3 Ogni fedele che abbia almeno compiuto 16 (sedici) anni potrà indicare da 1 (uno) a 3 (tre) preferenze di nomi scelti tra quelli presenti sulle bacheche esposte in entrambe le parrocchie e pubblicati attraverso i canali di cui al precedente articolo. L’elettore potrà   indicare con asterisco (*)  il candidato che potrà rappresentare le nostre Parrocchie in ambito di Equipe di Unità Pastorale.

(Nota : al fine di evitare lo “svilimento” delle elezioni stesse,  si dovrà“analizzare” adeguatamente il consenso ottenuto  dal candidato ( si propone la soglia di 10 voti per la validità dell’elezione al futuro C.P.P.)  quindi , anche per sostenere e  curare  la  consapevolezza   stessa dell’elettore, sarà importante in fase di definizione delle candidature un opportuno lavoro di sensibilizzazione, soprattutto verso i responsabili dei gruppi parrocchiali ,  finalizzato ad esortare di non favorire , per quanto possibile, la “dispersione” dei voti) .

Articolo 12 - Nomina del Consiglio

12.1 Terminate le elezioni, la commissione elettorale costituita da almeno 6 (sei) membri dei consiglieri uscenti, procede allo spoglio dei voti.

12.2 La commissione redige quindi un regolare verbale di elezione con la graduatoria degli eletti e degli esclusi.

12.3 Appena possibile e comunque entro la seconda domenica successiva alla data delle elezioni, l’elenco degli eletti sarà pubblicato nelle bacheche di entrambi le parrocchie e pubblicato laddove possibile anche su tutti i canali d’informazioni attivi al momento delle elezioni.

 

Articolo 13 -  Insediamento e decadimento dei consiglieri

13.1 Insediati i membri di diritto e quelli nominati dal Parroco, il CPP risulterà completo e rimarrà in carica 5 (cinque) anni.

13.2 Alla prima riunione del nuovo consiglio, i consiglieri, dopo una breve presentazione di ciascuno, provvedono a nominare il segretario del consiglio, scelto tra uno dei membri.

13.3 La scelta del segretario sarà fatta fra i membri o per auto candidatura tramite alzata di mano oppure su proposta diretta del Presidente.

13.4 Eventuali membri sostitutivi per eventuali dimissioni, rimozioni o decadenza, dovranno essere scelti secondo la graduatoria dei primi classificati non eletti.

13.5 è dichiarato decaduto un membro del CPP che non partecipi a 3 (tre) riunioni consecutive senza giustificare l’assenza oppure sia impossibilitato a partecipare per più di 5 (cinque) riunioni di consiglio.

Articolo 14 - Membri del consiglio -

14.1 Un buon consigliere si deve distinguere per vita cristiana, volontà d’impegno, conoscenza dei concreti bisogni della comunità cristiana oltre ad essere qualificato da uno spiccato senso ecclesiale, da una seria tensione spirituale, alimentata dalla partecipazione all’Eucaristia, dall’assiduo ascolto della Parola e dalla Preghiera.

14.2 Per poter essere membri del CPP occorre:

E.    Aver compiuto 18 (diciotto) anni di età;

F.    Aver terminato il cammino dell’iniziazione cristiana;

G.   Risiedere o avere il domicilio canonico nella parrocchia o partecipare stabilmente alle attività, iniziative e celebrazioni parrocchiali;

H.   Non essere stati membri del CPP per più di due mandati consecutivi;

Art. 15 – Il Consiglio di Presidenza

Il presidente del CPP e` sempre il parroco pro-tempore e il consiglio di presidenza e` costituito da quest’ultimo, da un vice presidente scelto tra i memori di diritto e da un segretario, nominati dal parroco stesso rispettivamente tra i membri del clero e del CPP.

Spetta alla presidenza collegialmente:

a.     convocare il CPP;

b.      fissare l’ordine del giorno (o.d.g.) di ciascuna riunione;

c.     designare il moderatore, nella persona di un membro della presidenza.

Il segretario dirama le convocazioni con l’o.d.g., raccoglie la documentazione dei lavori e cura il registro dei verbali.

Articolo 16 - Riunione del consiglio

16.1 Il Consiglio è convocato dalla Presidenza con avviso spedito o recapitato a cura del segretario, anche solo in via telematica, almeno 10 (dieci) giorni prima della data della riunione salvo eccezioni;
16.2 L’avviso di convocazione deve contenere l’indicazione dell’O.d.G. e la precisazione degli orari di inizio e termine della riunione oltre al luogo dove si eseguirà;
16.3 All’avviso di convocazione deve essere allegato il verbale della riunione precedente e possono essere uniti documenti e sussidi vari relativi a singoli argomenti all’O.d.G.;

16.4 La discussione in Consiglio è moderata da un incaricato dalla Presidenza o dal segretario. In apertura di riunione è data lettura del verbale della riunione precedente laddove richiesto. I consiglieri possono chiedere rettifiche e chiarimenti, dopo di che il verbale è approvato per alzata di mano;
16.5 Esaurita la discussione, i consiglieri passano alla eventuale votazione sull’argomento che avviene a maggioranza semplice e per alzata di mano. Spetta al Presidente la decisione finale ancorché contraria all’esito della votazione. In tal caso egli, al fine di salvaguardare la comunione operativa, ascolterà attentamente il parere del Consiglio, dal quale non si discosterà se non per giusti e ponderati motivi illustrati al Consiglio stesso;

16.6 L’ordine del giorno termina sempre con la voce “Varie ed Eventuali” in riferimento alla quale ogni consigliere ha il diritto di intervenire;

Art. 16 - Sedute del consiglio

17.1 II Consiglio Pastorale Parrocchiale si riunisce almeno quattro volte all'anno. Il Consiglio puo` essere convocato in seduta straordinaria dal parroco o su richiesta della maggioranza assoluta dei consiglieri. I consiglieri che richiedono la convocazione straordinaria dovranno presentare richiesta scritta al segretario, precisando i temi da mettere all'ordine del giorno.

17.2 L'ordine del giorno delle riunioni e` stabilito e approvato dal parroco in collaborazione con il segretario e con qualche membro del Consiglio.

17.3 Tutti i membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale hanno il diritto-dovere di intervenire a tutte le riunioni. Coloro che restano assenti, senza giustificato motivo, per tre riunioni consecutive, decadono dal loro incarico.

Per la validita` della seduta e` richiesta la presenza della meta` piu` uno dei membri.

17.4 Normalmente le riunioni non sono aperte al pubblico, a meno che non decida diversamente lo stesso Consiglio. Quando la seduta e` aperta, coloro che non sono membri del Consiglio vi assistono senza diritto di parola.

17.5 I lavori, sempre preceduti dalla preghiera, potranno essere introdotti da una breve relazione che illustri il tema in oggetto. La discussione e` guidata dal parroco-presidente, che stimola la partecipazione di tutti i presenti.

17.6 La discussione potra` concludersi con il consenso unanime su una data soluzione oppure con una formale votazione. In tal caso il voto verra` espresso pubblicamente, eccetto quando si tratti di questioni personali o di elezione.

17.7 I verbali del Consiglio, redatti su apposito registro, devono portare la firma del parroco e del segretario del Consiglio stesso e debbono essere approvati nella seduta successiva.

Articolo 18 - Costituzione di commissioni

18.1 In riferimento all’attuazione di Piani Pastorali o per altre specifiche esigenze possono essere costituite dalla Presidenza una o più Commissioni, composte da un congruo numero di membri, anche in ragione dei temi di cui dovrà trattare la stessa.

18.2 Possono far parte delle Commissioni anche persone esperte estranee al Consiglio, laddove ritenuto opportuno e/o necessario allo sviluppo del tema specifico.

18.3 Al termine dei lavori assegnati la Commissione, attraverso un suo rappresentante, presenterà al Consiglio Pastorale i risultati ottenuti per le successive disamine e operatività.

18.4 La commissione sarà sciolta al termine dei lavori con l’approvazione del Consiglio Pastorale.

Articolo 19 - Modifiche ed integrazioni

Il presente Regolamento può essere modificato o integrato su richiesta scritta di almeno un terzo dei membri del Consiglio e con parere favorevole della maggioranza (metà più uno).

Art. 20 - Rinvio a norme generali

Per tutto quanto non contemplato nel presente regolamento si applicheranno le norme del Codice di Diritto Canonico, e del Libro Sinodale.

Il Parroco

 (Don Sergio Baravalle)_______________________________________

I segretari dei Consigli Pastorali Parrocchiali uscenti

(Paolo Ricci)                                      (Eugenio Chiappetta)

________________________           _________________________

Allegato 1 “elenco delle associazioni e dei gruppi presenti nelle nostre comunità”

 

     Apostolato della Preghiera

     Azione Cattolica

     Catechiste/i

     Commissione Economica

     Conferenza di San Vincenzo

     Coro

     Famiglia

     Focolari

     Giovani e Oratorio

     Gruppo Anziani e Pensionati

     Gruppo dell’Amicizia

      Liturgia

     Matrimonio

     Operatori Pastorali

     Pastorale iniziazione cristiana