Parroco alla “Provvidenza"

Il passaggio da viceparroco a parroco dopo 20 anni nella stessa comunità non ha cambiato di molto il mio stile di essere prete fondamenti del mio servizio pastorale. Nel tempo sono maturate  alcune attenzioni che qui provo ad  esporre:

 Anzitutto mi sono proposto di VOLER BENE alle persone attraverso una PRESENZA sempre disponibile, una semplicita e famigliarità di rapporti, facendomi sempre carico davvero delle loro attese in modo particolare delle sofferenze. Credo che la gente lo abbia capito e apprezzato. 

Mi sono adoperato per conservare la IDENTITA della COMUNITA PARROCCHIALE .

Da sempre la “PROVVIDENZA" e stata la parrocchia dei POVERI e dei BAMBINI. I tempi sono certo cambiati ma nella mente della gente la Provvidenza resta la parrocchia dove "si aiutano i poveri" e dove "ci sono tanti bambini". Mi è parso buono non tradire quella che io ritengo una bella immagine di comunità.

Mi sono dedicato ai ragazzi e ai giovani senza riserve nella scuola, nella attività dell'oratorio, in campeggi estivi, nelle uscite domenicali e alle giornate di ritiro. Chi non ricorda l’altissima partecipazione un po' a tutte le attività, con il sostegno e la collaborazione di tanti genitori.

 L’amore per la PAROLA di DIO, CUORE della vita cristiana mi ha impegnato a farla conoscere, leggerla e amarla, a introdurla dappertutto, nei numerosi ritiri per genitori e nei corsi di preparazione al Matrimonio e Cresima adulti, nelle Adorazioni mensili, negli incontri catechistici, con la Missione BIBLICA nelle sue forme diverse, con l’uso del breviario, con le brevi omelie anche nei giorni feriali.

 Ho cercato di EDUCARE all’EUCARISTIA, esperienza nella quale la vita è celebrata nella fede ed è assunta nel mistero della CROCE e della RISURREZIONE. 

Dignità e decoro. Cura delle letture, dei canti e della musica, preparazione personale e partecipazione anche emotiva alla celebrazione. Educarci insieme a cercare l’incontro con Cristo e fare in lui esperienza di consolazione e di pace, ritornare alla propria vita con il cuore pieno di gioia, di fiducia,di voglia di continuare a vivere la vita come impegno di donazione.

Mi resta il rammarico di aver visto la fine dell’esperienza pluridecennale di due gruppi famiglia, l’affievolirsi dei rapporti con i genitori, il ridursi di molto la presenza dei giovani.

Ho sempre affidato tutto alla Madonna della Provvidenza e mi sono sempre fidato veramente dei collaboratori cercando di educarli alla condivisione responsabile.

 Mi sono dato totalmente.