Sono qui di seguito ricordate alcune persone che si sono particolarmente distinte per generosità con la parrocchia. A loro va la nostra viva riconoscenza. "vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre Vostro che è nei cieli" Mt. 5,16 "Se un essere umano deve ringraziare un altro per qualcosa di molto prezioso, questa gratitudine deve rimanere un segreto tra i due" R.M.Rilke citato da G. Ravasi in Mattutino Milano 1993 pag. 192 |
Giulia Agnesetti
Nata a Saint Quentin (Francia) il 2 ottobre 1927, residente in Torino via Gaglianico 13, Ha sostenuto generosamente la nostra parrocchia
E' morta il 4 Luglio 2022.
Zanone Carolina Teresa
Nata il 30 maggio 938 a Torino e morta il 17 febbraio 2020 ore 15,40.
Ha voluto molto bene alla parrocchia donando i suoi beni.
Frequentava assiduamente il gruppo di don Alberto Prunas Tola e la Cascina Archi. Dopo la morte dei genitori Zanone Marco (75) e Maria Tanfolio (80) ha fatto molta fatica.
Un'anno prima della morte alla notizia di una malattia inguaribile, si è preparata al trapasso in modo cristiano. ha ricevuto con devozione l'Unzione degli infermi,. Le sue esequie sono state celebrate nella nostra parrocchia il venerdì 21 febbraio ore 11,30..
Francesca
Mezzano
Nata a San Maurizio Canavese il 5 aprile 1924
ed ha frequentato la locale parrocchia animando e dirigendo il coro della stessa.Impiegata alla Remmert di San Maurizio, nel contempo ha studiato pianoforte al conservatorio di Torino e si è diplomata come segretaria d’azienda specializzata in corrispondenza estera. A seguito dell'assunzione in un'importante azienda metalmeccanica, si è stabilita definitivamente a Torino negli anni ‘50, in V. Carlo Capelli, frequentando la Parrocchia Madonna della Divina Provvidenza e svolgendo presso di essa piccole attività di volontariato fino agli anni ‘80, quando già si era trasferita in via Servais ang. C.so Telesio. Ha continuato a svolgere attività volontarie presso la parrocchia di zona e dal 2011 ha vissuto presso la Casa di Riposo delle Suore Vincenziane di Lauriano, dove è mancata il 29 aprile scorso. Nel ricordo dell’impegno e delle persone conosciute nei lunghi anni di frequentazione della parrocchia Divina Provvidenza, ha ritenuto di operare un lascito a favore della parrocchia stessa, del quale ci ha espressamente incaricati in quanto cugini che l’hanno assistita in questi ultimi anni.
Monticone Severina ved. Verlucca Raveri
Nata a S. Damiano d’Asti (CN) il 2 agosto 1929 e morta il 22 Gennaio 2018 all’Ospedale Martini con il conforto dei sacramenti.
Riposa nel Cimitero di Torino sud in attesa della Risurrezione
Ci sono professioni che, se esercitate con passione, impregnano a tal
punto la vita delle persone, che ne determinano un segno indelebile in tutto il
corso della vita.
Per la maestra Severina Verlucca questo è profondamente vero. Infatti, nel lungo periodo della pensione non ha mai smesso di rivolgere la sua attenzione ed impiegare le sue energie a formare i ragazzi che si rivolgevano a lei per essere aiutati nello studio, come peraltro era avvenuto nella sua vita lavorativa. Era la maestra che sapeva comunicare le sue conoscenze culturali e i suoi saperi con la singolare rettitudine che la distingueva.
Il dono era arricchito, poi, dalla sua profonda fede, alimentata dalla consuetudine alla messa ed alla preghiera.
Per molti anni era stata anche catechista, mettendo a frutto in tale impegno l’esperienza maturata nell’insegnamento.
Non c’è stata persona che le si sia rivolta per aiuto che non abbia avuto da lei attenzione, dimostrando la generosità del suo cuore e l’amore che provava nei confronti dei fratelli in Cristo, in virtù di una fede veramente vissuta.
Ora che non c’è più fisicamente tra noi possiamo ancora apprendere dalle parole di chi l’ha conosciuta il racconto di piccoli e grandi gesti compiuti nell’assoluta semplicità e nel silenzio.
Questo fa sì che continuiamo a sentirla presente in mezzo a noi e conserviamo il ricordo di un grande esempio di capacità di dono e di condivisione.
Zena Lironi (1923-2018)
È stata insegnante di greco e latino nel prestigioso Liceo classico Cavour di Torino per più di trentasei anni. Ricordava con riconoscenza di aver avuto fra i suoi docenti all’Università di Torino il prof. Michele Pellegrino, (allora titolare della cattedra di Letteratura cristiana antica e di Storia del cristianesimo), futuro Cardinale arcivescovo di Torino (1965-1977).
Era fiera del suo “lavoro”. Interpretava il suo lavoro come una missione, a cui dedicava risorse e tempo in abbondanza.
Terminata l’attività di insegnamento, è stata fedele e attenta parrocchiana, finché ha potuto partecipare alla vita della comunità parrocchiale. Nel tempo della vecchiaia avanzata e della inabilità, è sempre rimasta in comunione di preghiera, e ha fatto ricorso ai Sacramenti per sostenere il suo faticoso cammino.
La parrocchia le deve riconoscenza, tra gli altri motivi, per le due campane che ora suonano sul nostro campanile, campane pagate con il suo generoso contributo, e benedette da Mons. Nosiglia il 16 novembre 2011. Dobbiamo anche a lei il mancorrente in ottone posto sulle scale della nostra Chiesa parrocchiale.
E’ mancata nell’ospedale Martini l’11 giugno 2018, confortata dai sacramenti, dai parenti e da coloro che le hanno voluto bene.
Riposa nel cimitero monumentale di Torino in attesa della risurrezione
La mia Fede
Scrisse il sommo poeta:
Fede è sustanza di cose sperate
ed argomento de le non parventi.
(Par., XXIV, 63-4)
Che cosa potrei dare io, umile fruitrice di un meraviglioso DONO, a me gratuitamente elargito sin dall'infanzia, anche per merito dell'ambiente familiare (genitori, padrino e madrine), serbato senza dubbi e senza personale merito, ma ribadito e so stanziato via via dalle varie vicende della mia vita?
Certo la storia personale di ciascuno è sempre un romanzo, tanto più se gli anni si accumulano numerosi. Infatti la mia è trascorsa fra vicende sovente tristi, che talora oscuravano quanto di lieto mi si offriva: gli studi classici, sempre e tuttora appassionanti, l'insegnamento che mi ha offerto fatiche, gioie e pure soddisfa zioni ancora godibili tramite i rapporti persistenti con cari alunni (alcuni già divenuti colleghi).
Ma nel corso della mia lunga esistenza le prove sono state numerose, soprattutto per la guerra con tutti i pericoli che ha comportato, fra gli allarmi aerei che si succedevano. Allora Papà ed io, dal luogo dello sfollamento, ci alzavano alle ore quattro in ogni stagione, sperando che alle cinque e sedici passasse un treno che ci portasse a Torino, lui ai suoi impegni professionali,
me all’università, e che un altro (la cosiddetta "tradotta") ci riportasse - prima o poi— dove la Mamma ci attendeva trepida. Poi la minaccia dei Tedeschi d'incendiare il paese, dove nessuno poteva difendersi dal pericolo; la fuga avventurosa in un altro paese; il rastrellamento di tutti gli uomini, di casa in casa, rilasciandoli dopo la notizia che i Tedeschi avevano offerto la resa, ma dopo che i rastrellatori ebbero sparato una cannonata perché non li ve dessimo partire e dopo aver uccisore degli uomini sequestrati il mattino. La giornata di mia Madre e mia trascorse_ in preghiere fervide (cosa che faceva pure Papà nel locale in cui era rinchiuso), ma ricordo bene che mai dubitammo della Provvidenza Divina, tetti che le porte dell'Inferno non avrebbero prevalso e che infine avrebbe trionfato il bene.
Terminata finalmente la guerra e conseguita pochi anni dopo la laurea, mi schiudevo fiduciosa all'avvenire, ma un male atroce e me si di sofferenza mi rapirono la Mamma, presso il cui letto avevamo tanto pregato insieme con lei, e che portò via con sé ogni gioia familiare. Non ci fu però mai, però, i; noi una ribellione che incrinasse la nostra Fede: Papà, ancora giovane, si rimise al lavoro ed io rinunciai per sempre alla speranza di un mio futuro persona le che mi allontanasse da lui, tranne pochi anni d'insegnamento nei licei di Varallo Sesi e di Mondavi,' ottenuto il definitivo trasferimento a Torino, dopo pochi mesi persi anche Papà e dovetti affrontare la muova situazione.
Una frattura e due interventi chirurgici ed altre ...e amenità con corsero a temprarmi sempre più, dandomi una serenità che me le faceva affrontare con mio stesso stupore.
Ora, pensando alla mia vita passata e presente, posso constatare che essa è stata sempre sostenuta da una Fede semplice e sicura, esente da dubbi ma anzi, sostanziata e nutrita dalle peripezie, vedendo in esse normali prove esistenziali e forse meritate ma tali da farmi riflettere sulla continua assistenza soprannaturale che me le faceva affrontare.
Come potrei lagnarmi, se penso all'infinito dolore di cui giungono quotidiane notizie: egoismi, di onestà, crimini, sventure di ogni genere che gravano sull'umanità. Eppure il buon Dio, senza dubbio, trionferà: ma quando? Forse lascia che giungiamo a riflettere sul male e a deciderei di combatterlo anzitutto in noi stessi.
E ancora come potrei lagnarmi, mentre recito i Misteri dolorosi o medito la "Via Crucis" pensando all'adorabila innocente che si propone da millenni alla nostra ammirazione ed al confronto con la nostra indegnità? A volte penso che dovrei chiedere a Gesù qualche ulteriore sofferenza, ma non posso perché non posseggo né i meriti né la forza dei Santi ed allora Gli offro la mia povera devozione, temendo di non napee affrontare il dolore come piacerebbe a Lui.
Oggi posso asserire, considerando il presente, che il Signore mi guida quasi per mano, decidendo giorno per giorno ed ora per ora la mia condotta e lo svolgimento della mia giornata, imprimendole pure svolte improvvise e provvidenziali. Perciò, pur soffrendo, quando lo sconforto mi assale o le recriminazioni ed i rimpianti mi tolgono serenità, so di potermi sempre abbandonare a Lui. Gli sono grata e spero che corrisponda alla mia devozione ed alla mia costante fede concedendomi un trapasso lucido e soprattutto confortato dal Sacramento finale.
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Adriana Pentolillo in Vanoli
di anni 70, è morta presso la casa di cura Papa Giovanni XXIII di Pianezza la sera del 5 giugno 2018
Per più di 25 anni catechista dei ragazzi , e per molti anni segretaria parrocchiale prima con don Enrico e poi con il sottoscritto. Sempre disponibile per venire incontro alle esigenze che gli venivano presentate, lascia un bel ricordo di sé al gruppo delle catechiste, ai tanti ragazzi che ha incontrato negli anni del cammino di fede. Aveva a cuore la lettura della Parola di Dio, e in questo servizio si preparava con scrupolo. Si è prodigata per molti anni a seguire la mamma malata e la sorella, anche lei morta prematuramente.
Riposa nel cimitero di Rivoli, in attesa della risurrezione
Norelli
Maria Pasqualina
( ved. Canelli )
*01-03-1936 Torino † 30-10-2017 Torino
Ave, o Maria, piena di grazia
il Signore è con te.
Tu sei benedetta fra le donne
e benedetto è il frutto del Tuo seno, Gesù
Santa Maria, Madre di Dio,
prega per noi peccatori ,
adesso e nell'ora della nostra morte.
Amen.
Giulia
Taluccio
*19-01-1929 Torino † 24-06-2016 Torino
Nata a Torino il 19 gennaio 1929
da Genitori in età avanzata che l'hanno sempre protetta con tanta cura e Giulia ha ricambiato questo amore dedicandosi per tutta la vita alla loro assistenza con tanta devozione.
Diplomata in ragioneria ha svolto tutta la sua attività lavorativa presso la Banca Commerciale di Torino, distinguendosi per l'impegno e le capacità operative.
Di carattere precisa e scrupolosa, molto riservata, forte nell'affrontare le avversità della vita che non sono mancate. In particolare, già in tarda età, una brutta caduta l'ha invalidata stravolgendole la vita. Da quel brutto giorno ha perso la sua indipendenza ed è stata costretta
a trascorrere gli ultimi anni della sua vita in una Casa di Cura dove ha trovato attenzioni e competenza ma che non sono bastate a farle ritrovare la serenità perduta.
Il 24 giugno del 2016 Giulia ha lasciato le persone che le volevano bene.
Massaro
Elisa (Silvana) ved. Castello
*1939 Murisengo (AL) † 27-07-2015 Torino
Lunedì 27 luglio, alle ore 20,15 all’Ospedale Martini, ha terminato la sua battaglia, dopo alcuni mesi di malattia, e con il conforto dei sacramenti. La figlia Laura, con i suoi figli, e il fratello l’hanno seguita con tanto amore nella sua Via Crucis.
La comunità parrocchiale, e in modo speciale il Vescovo Giuseppe, i preti e il diacono della Madonna Divina Provvidenza, le sono molto grati. Circa cinque anni or sono si è affiancata a Gigi Lucchi ed ha progressivamente intensificato il suo servizio. Umile e generoso, sempre con la premura di farlo bene.
La pulizia delle tovaglie dell’altare, i camicini bianchi per i battezzati, il lavaggio e il rammendo dei camici dei preti e del diacono, la preparazione dell’altare per la santa Messa, la confezione dei drappi per l’annuncio dei defunti, e tante altre cose ancora. Si sentiva onorata del ministero di Lettrice, soprattutto durante le esequie cristiane. Quel ministero l’aveva coltivato anche partecipando ai corsi promossi dall’Unità pastorale. Era buona sarta e ricorrevamo a lei in tanti per piccole o grandi riparazioni. Ed era anche buona cuoca.
Era membro attivo del gruppo dell’Apostolato della Preghiera da molti anni.
Ora riposa nel cimitero di Gassino, a fianco del marito Guglielmo, in attesa della risurrezione.
Caglio
Marta
*20-10-1929 Torino † 16-07-2011 Imperia
Ha abitato per quasi tutta la vita in Borgata Parella, nella Parrocchia Madonna Divina Provvidenza alla quale era molto legata.
Maestra elementare, insegnò prima in Val di Susa, in montagna ed in pianura, poi a Leuman ed, infine, nella scuola Duca D'Aosta per circa vent'anni. Si dedicò con professionalità ed amore all'insegnamento, che è stato per Lei il momento più importante della Vita.
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Vanna Garelli
*10-06-1933 † 25-11-2009
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Norelli Pasquale
*nato a Frasso Telesino (BN)
*18-03-1938 † 20-07-2009 Torino
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Giannotti Luparia Clotilde
*07-05-1912 † 19-10-2009
Scano Giovanna ( ved. Marras )
nata a Uras( OR)
*05-02-1924 † 02-11-1996
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Teresita Dattrino ( ved. Musso)
*20-01-1908 † 15-02-2013